1000 SORPRESE IN POCO PIÙ DI 4 CHILOMETRI, DA SALITA ANGELI FINO A BRIN:
lo racconta Alberto Ariccio, docente del corso “Il paesaggio delle meraviglie”.
Esiste una narrazione che descrive Genova come una città da sempre esclusivamente rivolta al mare ed ai commerci, del tutto indifferente al suo territorio e all’agricoltura.
Il corso, impostato insieme al compianto Prof. Massimo Quaini con l’obiettivo di verificare la validità di questa tesi, ha cercato di evidenziare come essa sia in realtà legata all’ industrializzazione più recente, ma non a una realtà storica di lungo periodo, che con il territorio e l’agricoltura aveva convissuto per millenni.
A pochi metri da strade urbane intasate dal traffico abbiamo incontrato storici percorsi pedonali che silenziosamente salivano fra orti ed uliveti, fra vecchie case coloniche e antichi palazzi padronali.
Abbiamo scoperto paesaggi e territori che temevamo scomparsi, distrutti da una modernità indifferente e frenetica, ma abbiamo anche incontrato le persone e le associazioni che della terra e della natura vogliono reimparare ritmi e conoscenze.
Conoscere il territorio ligure, imparare a leggerne il paesaggio, scoprire i segni che natura e uomo hanno lasciato nei secoli, è un’avventura emozionante che è bello vivere in compagnia.
Se poi la compagnia è partecipe ed interessata, i ruoli si confondono, e ci si sente solo amici in gita.
Grazie a tutti. Organizzatori, docenti e partecipanti.