Europa e Mediterraneo, Migrazioni, Religioni.
Come le scienze politiche e sociali ci aiutano a comprendere a costruire il divenire del mondo.
Il Mediterraneo come luogo di incontro, crocevia di culture e religioni, teatro di fenomeni migratori che, essendo destinati a perdurare nel tempo, necessitano di una sempre maggiore e più accurata riflessione.
Una riflessione che l’Università Popolare UNIAUSER da diversi anni ormai propone, attraverso i suoi corsi, finalizzata a comprendere e ad affrontare questi temi in maniera documentata e costruttiva: per capire, certamente, ma anche per costruire il divenire del mondo.
In continuità con l’ultimo triennio, quest’anno UNIAUSER propone quattro corsi : “Le scienze sociali guardano la società del futuro: i nuovi strumenti per la comprensione del mondo” (docente Giuliano Carlini); ”Il Mediterraneo e l’Europa, una comunità di destino” e “La dimensione religiosa oggi. Monoteismi del Mediterraneo a confronto” (docente Renato Carpi); “Migrazioni: dall’accoglienza all’integrazione. Le buone pratiche” (docente Alessandro Cavalli).
Per presentarli, UNIAUSER, in collaborazione con l’Associazione Algebar, ha organizzato il convegno, aperto al pubblico
EUROPA E MEDITERRANEO, MIGRAZIONI, RELIGIONI.
Come le scienze politiche e sociali ci aiutano a comprendere e a costruire il divenire del mondo
svoltosi giovedì, 25 gennaio 2018 al Galata Museo del Mare. L’incontro, ispirato alle tematiche dell’offerta formativa, è stato l’occasione per una riflessione ampia e collettiva, aperta alla città.
Vi hanno preso parte i docenti Giuliano Carlini, Renato Carpi, Alessandro Cavalli e Pino Petruzzelli, attore e autore, a teatro con il suo nuovo spettacolo Mediterraneo, un viaggio attraverso il mare, alla scoperta di genti, memorie, tradizioni, racconti.
Moderati dalla giornalista e scrittrice Donatella Alfonso, i relatori hanno approfondito l’importanza della conoscenza nella promozione del confronto e del dialogo; la necessità di contrastare una cultura pericolosamente incline alla semplificazione e banalizzazione dei fenomeni complessi; il futuro di Genova e la sua consapevolezza di città crocevia di popoli e culture; il ruolo e le prospettive possibili di un’accoglienza virtuosa. Per arrivare al Mediterraneo di Pino Petruzzelli, narrato quale eterno scenario di piccole storie, in un elogio – di impronta pasoliniana – della quotidianità come poesia.